REZUMAT: |
Il locus amoenus viene definito come un procedimento retorico-poetico in grado di descrivere un quadro naturale piacevole che dispone di un minimo di elementi costitutivi necessari, i quali, a loro volta, vedremo nelle analisi dei testi, possono sottomettersi, a seconda delle tendenze dell’epoca, a vari e notevoli arricchimenti. Di certo, prendiamo quale
norma il canone offerto da Ernst Robert Curtius e realizzato in base agli esempi ricavati dalla tradizione classica grecolatina, nonché dalla tradizione romanza dei poemi cavallereschi. Se tali modelli sussistono a qualsiasi ulteriore elaborazione del topos, essi si rivelano insufficienti per la sua completa determinazione. È stato D’Arco Silvio Avalle a sottolineare la carenza dello studio, peraltro fondamentale, di Curtius, e a scandire un’altra fonte essenziale, identificata nel Cantico dei Cantici, che introduce due nuove valenze: il giardino delle delizie, da una parte, e la donna quale locus amoenus, dall’altra. |
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